La cinta muraria di Ibiza, chiamata Dalt Vila, fu costruita da Filippo II per proteggere la città dagli attacchi da parte dell’Impero Ottomano e dei pirati.
Le mura di Dalt Vila hanno cinque porte di ingresso.
La porta principale, di fronte al quartiere costiero di La Marina, si raggiunge dopo essere saliti su un pendio e avere attraversato un ponte levatoio, si chiama Portal de ses Taules ed è abbellita da due statue romane.
Passando attraverso questa porta, si entra nel Patio de Armas, un posto unico con dieci arcate che per anni hanno ospitato il primo mercato hippy dell’isola, e da qui si accede alla Plaça de Vila, centro vitale del quartiere e punto di partenza per salire ai bastioni.
Dagli spalti delle mura si ha una splendida vista sulla baia , su Ses Salines e persino sull’isola di Formentera. Consigliamo di arrivare fino a Piazza del Duomo, dove si può vedere la cupola della chiesa di Santo Domingo (XVI secolo).
Qui potrete trovare il Museo Archeologico di Ibiza, che contiene molti pezzi importanti del tempo in cui Cartagine dominava il Mediterraneo.
Vicino al Museo Archeologico è possibile visitare Puig des Molins, la necropoli più grande e meglio conservata della cultura fenicio-punica, con più di 3.000 tombe. E’ la migliore collezione di resti punici del mondo.
Vicino al Museo Archeologico è possibile visitare Puig des Molins, la necropoli più grande e meglio conservata della cultura fenicio-punica, con più di 3.000 tombe. E’ la migliore collezione di resti punici del mondo.
E’ d’obbligo però visitare anche il vecchio convento dei Domenicani, oggi sede del Comune di Ibiza, la Cattedrale di Ibiza, costruita nel 1235 e dedicata a Santa Maria, il Palazzo Vescovile, residenza del Vescovo, l’edificio della Curia Reale, un istituto equivalente ai tribunali moderni, il Castello, il Mastio, la Almudaina e la casa del governatore, un gruppo di edifici militari situati sulla parte superiore di Dalt Vila, il Museo di Arte Contemporanea situato in un vecchio magazzino e sala d’armi del XVIII secolo, la cappella di Sant Ciriac, con un passaggio che secondo la leggenda i catalani utilizzarono nel 1235 per conquistare la città, il seminario, ex residenza dei Gesuiti e poi seminario diocesano ora trasformato in appartamenti, e l’Hospitalet, una ex chiesa oggi trasformata in sala da esposizione.
La città fortificata di Ibiza nel 1999 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Questa dichiarazione comprende anche la necropoli di Puig des Molins, l’insediamento fenicio di Sa Caleta e le praterie di Posidonia del Parco Naturale di Ses Salines.Va ricordato che la città di Ibiza organizza periodicamente visite guidate alle vie storiche di Dalt Vila e ai quartieri di La Marina e Sa Penya.